© Davide Benetel “Sopravvissuto”

 Escursioni 29 Maggio e 2 Giugno

* Escursione alla Riserva Naturale "Selva del Lamone" (29 Maggio 2022)

Visita facoltativa alla Riserva Naturale Regionale "Selva del Lamone" (VT) - prenotazione autonoma a carico dei partecipanti entro il 25 maggio 2022.

Lo stemma della Riserva Naturale Selva del Lamone (VT)Descrizione: I partecipanti al congresso SISEF potranno prendere parte all’evento organizzato per la giornata del 29 maggio con escursione all’interno della Riserva Naturale "Selva del Lamone" (VT), al fine di esaminare le problematiche descritte e aprire un confronto critico costruttivo. Il ritrovo è fissato alle ore 9:00 di Domenica 29 maggio 2022 in Corso Vittorio Emanuele III, 395 a Farnese (VT), da cui successivamente si procederà in auto fino alla Riserva. E’ consigliato un abbigliamento adeguato con scarponi alti.

Il programma prevede un’escursione all’interno della Selva del Lamone con il personale della Riserva Naturale che illustrerà il Piano di Gestione ed Assestamento Forestale e gli interventi selvicolturali effettuati negli anni nelle cerrete, caratterizzate da una struttura coetanea (55-60 anni) con presenza di Ostrya carpinifolia e Fraxinus ornus che, a tratti, domina lo strato di rinnovazione. La peculiarità del substrato geo-pedologico su cui insiste il bosco sarà oggetto di discussione. Con il professor Rodolfo Picchio (Univ. della Tuscia) ed i tecnici della riserva si analizzeranno le possibilità di utilizzazione ed esbosco con materiali e macchine non usuali in un contesto caratterizzato da alti costi di macchiatico. Infine, la visita continuerà nelle aree della riserva caratterizzate da alberi monumentali, le cui potenzialità in termini di legno morto e habitat per insetti saproxilici verranno illustrate sulla base delle risultanze di 2 progetti LIFE (SPAN, MANFOR CBD) da Flavia Sicuriello, Bruno De Cinti, Fabrizio Ferretti, Paolo Colangelo e Umberto Di Salvatore.

Cerrete a struttura coetanea (55-60 anni) con presenza di Ostrya carpinifolia e Fraxinus ornus

Obiettivo generale: stabilire un confronto tra tecnici su gestione forestale di un’area protetta.

Obiettivo specifico: confronto con esperti su tematiche quali selvicoltura e assestamento forestale in un’area protetta, utilizzazioni ed esbosco in situazioni di pietrosità elevata e conservazione e gestione di isole di biodiversità per insetti saproxilici.

Tempo limite per la prenotazione: 25 maggio 2022.

Costi: la mezza pensione è in media di circa 50 € a persona a notte. Sono presenti diverse possibilità sul posto, indicate sulla pagina della Riserva Selva del Lamone (https://parchilazio.it/selvadellamone, "Dove dormire") con elenco di B&B, ostelli, ristoranti ecc. Il prezzo è indicativo e si riferisce all’Ostello Ortensi e all’Agriturismo Poggio Torreano.

Veduta autunnale della Riserva Naturale Selva del Lamone (VT)Non sono previste altre spese, se non il pranzo al sacco per la domenica. Eventuale cena di lavoro il 28 e pernottamento per chi volesse arrivare sabato.

Comitato scientifico: Pierluca Gaglioppa (Riserva Naturale Selva del Lamone - Comune di Farnese), Paolo Colangelo Flavia Sicuriello e Bruno De Cinti (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri), Rodolfo Picchio (Università degli Studi della Tuscia), Fabrizio Ferretti e Umberto Di Salvatore (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria - Centri di Ricerca Foresta e Legno e Politiche e Bioeconomia).

Contatti: 0761458861 oppure il numero 3312346429 rnselvalamone@regione.lazio.it
(Pierluca Gaglioppa 3296509741 pgaglioppa@regione.lazio.it)
https://www.parchilazio.it/selvadellamone

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Visita al Biodistretto Lago di Bolsena (2 Giugno 2022)

Escursione Congressuale: Biodistretto Lago di Bolsena e Land Art a Tuscania (VT)

(Giovedì 2 Giugno 2022, ore 08:30-19:00 - solo su prenotazione al momento della registrazione, euro 50,00)

Nel 2021 nasce il Comitato Promotore del Bio-distretto Lago di Bolsena che conta circa 150 soci, di cui 20 Comuni e circa 50 aziende agricole biologiche.

Nell’ambito delle attività di animazione, è stato realizzato un video promozionale del Bio-distretto di cui al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=Tu1wmE3_zTY

VIsta del lago di Bolsena (foto: Pierluigi Paris)Diventa, così, conclamato un patto territoriale tra agricoltori, pescatori, professionisti, cittadini, associazioni e municipalità: la tutela dei beni ambientali e sociali per una società prospera a partire dalle azioni nel settore primario. Ora obiettivi cruciali sono divulgare (1) l’agroecologia e l’esercizio in biologico per (2) preservare l’acquifero vulsino dalla caldera alla costa, (3) la biodiversità naturale, agraria e culturale (4) la capacità di resilienza socioecologica del territorio e (5) il benessere e la salute delle popolazioni residenti e dei turisti.

VIsta del lago di Bolsena (foto: P. Paris)Il Biodistretto Lago di Bolsena (BDLB) vanta ben 18 municipalità aderenti, una superficie di oltre 1000 km2 e una comunità di poco inferiore alle 60.000 persone. Le attività del settore primario (agricoltura, allevamento, selvicoltura e pesca) sono largamente rappresentate e rispondenti alla vocazione dell’area, grazie alla naturale fertilità dei suoli vulcanici e al clima temperato meso-mediterraneo. Di fatto, una densità di popolazione residente inferiore alle 60 persone per km2 indica una copertura del suolo largamente occupata da ecosistemi rurali e forestali. All’attuale i seminativi prevalgono sulle colture arboree, nonostante un recentissimo ma significativo aumento degli impianti corilicoli specializzati, pressoché assenti all’ultimo censimento (ISTAT 2010) e realizzati essenzialmente a spese dei seminativi. La zootecnia è un comparto economico ampiamente rappresentato sul territorio, con gli avicoli seguiti da ovicaprini, conigli, bovini, equini, suini e bufalini. Considerando in aggiunta i prodotti della pesca e quelli da raccolta spontanea in ambiente forestale (frutti di bosco, asparagi, funghi e tartufi), il settore primario del territorio biodistrettuale può vantare un paniere variegato e ricco di produzioni premium con blasonati riconoscimenti DOP (OEVO Tuscia, Canino), DOC (vini Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, Canuleio di Bolsena, Cannaiola di Marta e Aleatico di Gradoli) e IGP (Patata dell’Alto Viterbese), cui si aggiungono numerosi prodotti di nicchia rinomati e prelibati (lenticchia di Onano, aglio rosso di Proceno, coregone di Bolsena, asparago verde di Canino, pomodoro Scatolone di Bolsena).

Palazzo Farnese a Gradoli (VT)Un paesaggio agroforestale, quello del Biodistretto del Lago di Bolsena, così ricco di gradienti ecologici, biodiversità e tradizioni culturali, tanto che non sorprende essere esso stesso incubatoio di innovazione ed impresa diffusa. È in questa chiave che si può interpretare la forte tendenza alla diffusione dell’agricoltura biologica e, comunque, al recupero delle buone pratiche scientificamente basate sulla disciplina agroecologica e tendenti a forme di agricoltura conservativa e migliorativa. Una proporzione di uso del suolo in biologico superiore al 20% della SAT è indice della forte tendenza della comunità del Biodistretto a percorrere una strategia ben precisa, volta a massimizzare l’efficienza d’uso delle risorse ambientali nel pieno rispetto dei valori fondanti dell’agricoltura biologica: benessere, ecologia, equità e precauzione.

Vista di Tuscania (VT) Foto: https://www.ricominciodaroma.it/item/tuscania/

Il programma della giornata