© Vanni Genivi “Inferno e Paradiso”

 Presentazione del XIII Congresso SISEF

L’attuale crisi pandemica da SARS-CoV-2 ha evidenziato in modo palese quanto la salute pubblica ed individuale siano intimamente connesse alla salute della biosfera. Tali connessioni erano già state ampiamente anticipate dalla comunità scientifica e da numerose istituzioni internazionali e nazionali. I recenti New Green Deal Europeo e la Farm to Fork Strategy sono politiche profondamente orientate a tali connessioni, ponendo obiettivi ambiziosi di neutralità climatica entro il 2050 e di guida della transizione verso un sistema alimentare sostenibile, equo, sano e multifunzionale nella fornitura di servizi ecosistemici.

Alle foreste ed alle attività forestali è ormai ampiamente riconosciuto un importante ruolo nella mitigazione e nell’adattamento al cambiamento climatico globale. Tuttavia, è da rimarcare la necessità di un’integrazione complessiva del bilancio delle emissioni climalteranti, attraverso l’armonizzazione delle funzioni ecosistemiche che scaturiscono dal complesso dei paesaggi ecologici sia terrestri che acquatici: foreste, comprensori rurali, praterie montane e planiziali, acque interne e marine, senza trascurare i paesaggi urbani ed industriali.

In questo contesto, nuove prospettive di gestione forestale integrata riguardano gli alberi nelle zone agricole (agroforestazione) e nelle zone urbane e periurbane (forestazione urbana). E’ necessario un nuovo rinascimento ambientale post pandemico in cui selvicoltura ed agricoltura avranno un ruolo fondamentale per la gestione sostenibile delle risorse, per un più equilibrato rapporto dell’uomo con il Pianeta.

Il nostro Paese rappresenta sicuramente un importante attore di questo rinascimento, con un patrimonio forestale in crescita e una, sia pure a volte stridente, convivenza tra agricoltura intensiva industrializzata, importanti forme relitte di agricoltura del passato nonché promettenti forme di agricoltura conservativa e rigenerativa fortemente orientate all’agroecologia. Tuttavia, il quadro nazionale è caratterizzato anche da forti squilibri legati alla globalizzazione. Preoccupano l’importazione di prodotti legnosi nonché di derrate alimentari da paesi terzi a forte emergenza ambientale, dove deforestazione e pressione sugli ecosistemi naturali stanno compromettendo i servizi ecosistemici e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sono, tutti questi, elementi fondamentali per la mitigazione della crisi climatica, la salvaguardia delle biodiversità e il mantenimento di condizioni di equità sociale e stabilità geopolitica.

La FAO indica che con l’attuale tasso di deforestazione globale le foreste naturali scompariranno in 2 secoli. Il sistema agricolo ed agroindustriale è responsabile di più del 30% delle emissioni climalteranti globali. È necessario quindi che il settore forestale italiano sviluppi sinergie efficaci con tutti gli altri settori implicati nello sviluppo sostenibile del Sistema Italia: dell’agricoltura all’industria, senza trascurare la pianificazione urbanistica ed infrastrutturale.

Il XIII Congresso SISEF è un importante appuntamento di confronto e dibattito in cui evidenziare il ruolo degli ecosistemi forestali e degli alberi nel contesto agricolo ed urbano per un nuovo rinascimento ambientale, in cui le competenze del mondo forestale possano rappresentare un riferimento per lo sviluppo sostenibile e la resilienza di futuri scenari sociali, ecologici ed economici.

Comitato Organizzatore XIII Congresso SISEF